OBLIO ONCOLOGICO: NUOVE OPPORTUNITA’ PER UN FUTURO LIBERO DAL PASSATO

OBLIO ONCOLOGICO: NUOVE OPPORTUNITA’ PER UN FUTURO LIBERO DAL PASSATO

Fonti e supervisione Avv. Veronica Grillo (Studio Legale Avv. Veronica Grillo)

E’ stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale nel dicembre scorso ed entrata in vigore dal 2 gennaio 2024, la Legge 7 dicembre 2023, n. 193 “Disposizioni per la prevenzione delle discriminazioni per la tutela delle persone che sono state affette da malattie oncologiche”.

In primis la legge sancisce il diritto delle persone guarite da una malattia oncologica di non fornire informazioni né di essere oggetto di indagini sulla propria pregressa condizione patologica. L’obiettivo è quindi assicurare che alla guarigione clinica della persona corrisponda la possibilità di accedere, senza pregiudizio o disparità di trattamento, a servizi finanziari, bancari e assicurativi (per esempio un mutuo per la casa), a procedure di adozione minori, concorsi e selezioni per l’inserimento nel mondo del lavoro.
Riguarda tutte le persone precedentemente affette da patologie neoplastiche e il cui trattamento attivo sia concluso senza episodi di recidiva, da più di 10 anni. Periodo ridotto a 5 anni, la metà, quando la patologia era insorta prima dei 21 anni. Per ogni tipologia di neoplasia il Ministero della Salute, con DM del 22 marzo 2024, indica i tempi ridotti per specifici tumori (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2024/04/24/24A02057/SG).

Le persone interessate dall’oblio oncologico possono richiedere il Certificato di oblio oncologico presso la propria ULSS di riferimento, presso il proprio medico di medicina generale (o pediatra) o specialista della struttura sanitaria pubblica o privata accreditata, compilando un modulo di richiesta. Il certificato verrà rilasciato entro 30 giorni dalla richiesta ed è gratuito.

Si tratta di uno strumento poco conosciuto, visto che presso l’ULLS 8 Berica da gennaio 2024 a settembre 2024 ne è stato richiesto solo uno (come riportato durante la serata dedicata all’oblio oncologico organizzata durante Ottobre Rosa 2024 da Confartigianato/Anap con le associazioni di volontariato A.N.D.O.S. Comitato Ovest Vicentino, Lilt e Amici del 5° Piano).

Il certificato è uno strumento utile per la sottoscrizione di servizi bancari, finanziari, investimenti, assicurazioni, quando le informazioni, in caso di stipula o rinnovo di contratti, sono suscettibili di influenzarne le condizioni e i termini. Ogni azione che violi le disposizioni di legge è nulla e quindi vengono annullate le clausole contrattuali difformi ad esclusivo vantaggio della persona fisica contraente.

La legge inoltre stabilisce che in caso di pratiche di adozione non possono essere richieste né effettuate indagini concernenti la salute degli aspiranti genitori relative a patologie oncologiche pregresse. Il certificato di oblio oncologico può esser presentato in qualsiasi momento dell’iter di adozione.

Nel campo del lavoro, in caso di concorsi e selezioni è vietato richiedere informazioni relative allo stato di salute dei candidati concernenti patologie oncologiche pregresse da cui si è guariti secondo quanto previsto dalla Legge 7 dicembre 2023, n. 193.

Ma dopo un anno dall’entrata in vigore cosa è cambiato?
Sono stati pubblicati i primi tre decreti attuativi ed il Garante Privacy si è pronunciato per quanto di propria competenza (https://www.gpdp.it/web/guest/temi/sanita-e-ricerca-scientifica/oblio-oncologico), ma siamo ancora in attesa delle decisioni del Comitato interministeriale per il credito e il risparmio e dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni circa le modalità di attuazione dell’oblio oncologico rispetto alla stipulazione o del rinnovo di contratti di servizi bancari, finanziari, di investimento e assicurativi. Dovrebbero predisporre formulari e modelli per semplificare la contrattualistica per renderla più intellegibile e verificabile il loro adeguamento alle nuove norme.

Attendiamo fiduciosi anche le politiche attive per le persone affette da patologia oncologica nell’inserimento e nella permanenza nel lavoro, annunciate nella nuova disposizione, e che al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali compete approvarle.

Molto c’è da fare a livello culturale e sociale, in quanto per il cambiamento a livello di percezione e di sentito collettivo è necessario un impegno da parte di tutti e tutte.

Nella scorsa edizione dell’Ottobre Rosa, se ne è parlato nel convegno organizzato dalle associazioni di volontariato A.N.D.O.S. Comitato Ovest Vicentino, Lilt e Amici del 5° Piano, insieme a Confartigianato Imprese Vicenza/Anap.

Per informazioni e per approfondimenti si può consultare il sito del Garante per la Privacy