Al via le celebrazioni per i 25 anni del Comitato con la Festa di Primavera
È un anno importante, il 2023, per il Comitato Andos Ovest Vicentino: a dicembre compirà 25 anni. Era infatti il 4 dicembre 1998 quando venne istituito ufficialmente, su impulso di Piera Pozza e del dottor Graziano Meneghini, per aiutare le donne operate al seno e contribuire alla loro alla riabilitazione globale (fisica, psicologica e sociale).
Le celebrazioni per questo importante traguardo sono iniziate ieri, nel Duomo di Santa Maria e San Vitale a Montecchio Maggiore, con la tradizionale Festa di Primavera, la Santa Messa di ringraziamento per l’anno appena trascorso e per rinnovare l’impegno nel volontariato. A presiedere il rito è stato don Giuseppe Tassoni, accompagnato dalla locale Schola Cantorum diretta da Tommaso Marcato, che ha fatto dono al Comitato di un bicchiere dell’arte giapponese del kintsugi, a sottolineare come le cicatrici che ciascuno porta con sé possano essere un prezioso punto di ripartenza.
“Nel nome del Comitato è sempre stato contenuto il progetto che ha tracciato la strada di questo quarto di secolo – ha detto nei saluti la presidente Isabella Frigo –. Si chiama Ovest Vicentino, e non Montecchio Maggiore, perché ha inteso coinvolgere da subito una comunità che va oltre i confini della città in cui il Comitato ha sede. Il valore dell’aiuto è come un domino che può raggiungere tutti i luoghi dove il valore del bene e la cura dell’altro sono vivi. Ne è un esempio la recente apertura di uno sportello informativo a Barbarano Mossano”.
A evidenziare quanto l’operato dell’Andos sia sentito e apprezzato, è stata l’ampia rappresentanza di amministratori locali presenti: Montecchio Maggiore, Arzignano, Barbarano Mossano, Brendola, Brogliano, Montebello Vicentino, Nogarole Vicentino, Noventa Vicentina, Pojana Maggiore, San Pietro Mussolino, Sossano, Sovizzo e Valdagno.
Hanno preso parte alla festa, inoltre, la consigliera regionale e madrina del Comitato Milena Cecchetto, il direttore dei servizi socio-sanitari dell’Ulss 8 Berica Achille Di Falco, la dirigente medica Sara Mondino, il direttore dell’UOC Chirurgia Senologia Graziano Meneghini, la direttrice del CSV di Vicenza Maria Rita Dal Molin.
Il dottor Meneghini ha elogiato l’impegno generoso e costante delle volontarie dell’Andos e il lavoro dei sanitari nell’ampliare e consolidare l’attività della Breast Unit a Vicenza e Montecchio Maggiore in maniera multidisciplinare per rispondere, con sempre maggiore qualità e professionalità, alle esigenze delle pazienti. “L’Andos e la Breast Unit sono cresciute assieme, diventando idealmente un’unica grande famiglia, parte integrante della cura della persona”, ha commentato.
Isabella Frigo ha infine gettato uno sguardo sul futuro ospedale castellano: “Attendiamo, la comunità attende, con trepidazione l’arrivo del giorno della nuova apertura dell’ospedale di Montecchio Maggiore, che per le pazienti rimane e rimarrà sempre un punto di riferimento per la cura della neoplasia mammaria”.